martedì 30 agosto 2011

LETTERATURA : “ ROSSO” L’opera prima di MARIO ALOE .

Mi sono serviti solo due pomeriggi, in riva al mare, per godere della lettura di “ Rosso “ opera prima di Mario Aloe. Credo che sia proprio il mare il filo conduttore di questo noir intriso di tanto delicatezza e di una profonda passione civile, il mare su cui solcano le navi dei veleni nei cui fondali si celano carrette zeppe di rifiuti tossici affondate da trafficanti senza scrupoli, il mare dei nuovi pirati del Corno d’Africa che vogliono riappropriarsi delle proprie coste per riportarle alle loro antiche vocazioni: la pesca. La cosa che più sorprende in questo romanzo è la fluidità della narrazione, i personaggi sono costruiti sapientemente, la minuziosa descrizione li rende vivi e capaci di regalare sentimenti, emozioni che ti catturano e ti incollano nella lettura. Certo i riferimenti alla cronaca di questi anni sono chiarissimi: il cargo “Jolly Rosso” arenato nei pressi di Amantea, il capitano De Grazia morto in circostanze misteriose quando era ad un passo dalla verità sugli affondamenti delle navi nel mar Tirreno, l’uccisione in Somalia della giornalista del TG3 Ilaria Alpi che indagava, appunto, sul traffico internazionale di rifiuti tossici. Questi fatti sono ricostruiti da un valente giornalista Totò Zafarone, protagonista della storia, che si trova catapultato in un inchiesta pericolosissima perché tocca poteri forti, il mondo degli affari, la politica, i servizi segreti esteri, la mafia. In questa sua avventura è coadiuvato da una giovane attivista ecologista con cui intesse una delicatissima storia d’amore, un amore vero che Totò sacrificherà per preservarla dalle minacce di morte. “ Rosso” è un ottimo inizio che spero prosegua nel prossimo futuro perché Mario Aloe riesce a coinvolgere il lettore, ad entusiasmarlo con i continui riferimenti alla tradizione, alla cultura dei popoli che ha studiato con puntigliosità. La dedica che l’autore mi ha scritto nella prima pagina recitava: leggilo, aspetto critiche! A lui rispondo: Mi dispiace, purtroppo non ne ho! Ma un consiglio si, glielo voglio dare: in questo romanzo, ci sono i colori, i sapori del Mediterraneo, dell’Africa, le fragranze, gli odori ma manca la musica che spesso serve ad impreziosire il racconto. Una ipotetica colonna sonora durante la lettura di “ Rosso “ potrebbe essere: Ryuichi Sakamoto ( l’album Beauty), Brian Eno ( l’album Before and after science), Fabrizio De Andrè ( l’album Creuza de mà ) Ludovico Einaudi( l’album Le Onde ).

Buona lettura e buon ascolto da JANKADJSTRUMMER

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