mercoledì 31 agosto 2011

ROSSO giorno 12 settembre a Firenze alla festa di SEL



Ringrazio Aldo, Raffaele e Pier Luigi e tutti gli altri che saranno presenti non dimenticando anche quelli che non lo potranno fare. Sarà una serata di gioia.
Sul sito vedere la bella pagina dedicata al romanzo.
http://www.friendsofpoplar.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1096:letteratura-rosso-lopera-prima-di-mario-aloe-&catid=37:dal-comprensorio&Itemid=58

martedì 30 agosto 2011

LETTERATURA : “ ROSSO” L’opera prima di MARIO ALOE .

Mi sono serviti solo due pomeriggi, in riva al mare, per godere della lettura di “ Rosso “ opera prima di Mario Aloe. Credo che sia proprio il mare il filo conduttore di questo noir intriso di tanto delicatezza e di una profonda passione civile, il mare su cui solcano le navi dei veleni nei cui fondali si celano carrette zeppe di rifiuti tossici affondate da trafficanti senza scrupoli, il mare dei nuovi pirati del Corno d’Africa che vogliono riappropriarsi delle proprie coste per riportarle alle loro antiche vocazioni: la pesca. La cosa che più sorprende in questo romanzo è la fluidità della narrazione, i personaggi sono costruiti sapientemente, la minuziosa descrizione li rende vivi e capaci di regalare sentimenti, emozioni che ti catturano e ti incollano nella lettura. Certo i riferimenti alla cronaca di questi anni sono chiarissimi: il cargo “Jolly Rosso” arenato nei pressi di Amantea, il capitano De Grazia morto in circostanze misteriose quando era ad un passo dalla verità sugli affondamenti delle navi nel mar Tirreno, l’uccisione in Somalia della giornalista del TG3 Ilaria Alpi che indagava, appunto, sul traffico internazionale di rifiuti tossici. Questi fatti sono ricostruiti da un valente giornalista Totò Zafarone, protagonista della storia, che si trova catapultato in un inchiesta pericolosissima perché tocca poteri forti, il mondo degli affari, la politica, i servizi segreti esteri, la mafia. In questa sua avventura è coadiuvato da una giovane attivista ecologista con cui intesse una delicatissima storia d’amore, un amore vero che Totò sacrificherà per preservarla dalle minacce di morte. “ Rosso” è un ottimo inizio che spero prosegua nel prossimo futuro perché Mario Aloe riesce a coinvolgere il lettore, ad entusiasmarlo con i continui riferimenti alla tradizione, alla cultura dei popoli che ha studiato con puntigliosità. La dedica che l’autore mi ha scritto nella prima pagina recitava: leggilo, aspetto critiche! A lui rispondo: Mi dispiace, purtroppo non ne ho! Ma un consiglio si, glielo voglio dare: in questo romanzo, ci sono i colori, i sapori del Mediterraneo, dell’Africa, le fragranze, gli odori ma manca la musica che spesso serve ad impreziosire il racconto. Una ipotetica colonna sonora durante la lettura di “ Rosso “ potrebbe essere: Ryuichi Sakamoto ( l’album Beauty), Brian Eno ( l’album Before and after science), Fabrizio De Andrè ( l’album Creuza de mà ) Ludovico Einaudi( l’album Le Onde ).

Buona lettura e buon ascolto da JANKADJSTRUMMER

sabato 27 agosto 2011

"ROSSO" SUL QUOTIDIANO DI CALABRIA



Sono rimasto contento, non è molto, ma si parla di Rosso. Se ne parla bene.
Riuscire a piazzare sul mercato un romanzo è impresa ciclopica.
Vorrei che almeno un pò di attenzione lo ricevesse. Non è orgoglio personale, ma penso che il romanzo qualcosa valga. Rinuncerei a qualsiasi guadagno purchè il libro fosse letto.

mercoledì 24 agosto 2011

IL GRANDE SECOLO



Come riuscire ad avere la percezione di cosa significhi l'illuminismo e sentire i suoni, gli odori del grande secolo. Oltre ai libri il cinema rappresenta l'altra fonte essenziale. I film rintracciabili non sono molti, almeno quelli che ho trovato io e tra questi sicuramente Jefferson in Paris è il più interessante. Il racconto del soggiorno parigino, negli anni della rivoluzione, di Jefferson, futuro presidente degli USA è centrato sulla vita della corte, dei nobili, sull'attesa che qualcosa renda giusta la società.
I lumi, la ragione che indaga che sguarcia il velo delle superstizioni e dell' empirismo, come coglierli nella vita di ogni giorno, nei ragionamenti della gente, degli uomini colti, della nobiltà e come il popolo viene investito da questo vento impetuoso era una necessità coglierla se volevo avere un quadro di riferimento in cui i personaggi del romanzo si sarebbero mossi.
Non era importante la trama del racconto e come le figure avrebbero agito, ma in quale società esse vivevano, quali speranze nutrivano, come giocavano, impiegavano la loro vita e il loro tempo.
Ho cercato ed ho trovato Carolina e Ferdinando, Maria Antonietta, lo sceneggiato televisivo dei fratelli Taviani su Luisa di Sanfelice ed altro, non molto a dire il vero. Poi ho visto Danton, la serie televisiva su Napoleone e vari spezzoni e documentari: ore ed ore di immersione alla ricerca dei costumi, delle armi, dei mezzi di trasporto del settecento.
Ho cominciato a guardare dall'interno, a sentire il rumore dei passi, ho sbirciato per cogliere gli istanti degli incontri amorosi. IL MONDO NUOVO di Ettore Scola e RIDICULE di Leconte mi hanno fornito I COLORI DELLA FOLLA, le voci delle vie, l'idea del nuovo che entra ed impregna le giornate degli uomini. Sì, ero interessato ad immagazzinare impressioni e sensazioni. Raccontare non è una missione, ma appartiene a quell'arte antica dell'affabulazione a cui risalgono i racconti di caccia dei nostri antenati nelle caverne e le storie degli eroi e degli dei che si combattono sotto le mura di Troia. Volevo acquisire lo spirito dell'epoca per poi dopo farne la vita dei personaggi del mio romanzo, un pò come il libro di Antonio Scurati.




lunedì 22 agosto 2011

ESPLORAZIONI



La tradizione dei viaggi di esplorazione e ricerca è antica: i borboni hanno organizzato una serie di visite di eminenti scienziati.La spedizione riportata nel libro risale al 1826 e dà conto di una Calabria immutata, dalla geografia accidentata e dai terreni paludosi e scarsamente coltivati. La regione appare ancora immersa nel medioevo e sebbene i lumi, la rivoluzione del 1799 e i dieci anni dei napoleonedi nulla sembra cambiare.
La costa tirrenica del basso cosentino viene evitata: Amantea ha perso ormai il suo ruolo, non è più capoluogo di mandamento e il ritorno dei borboni ha rappresntato il suo definitivo declino.
Il ritorno della spedizione a Napoli appare come una liberazione agli scienziati.



Il brano è tratto dalle Lettere geografico-fisiche sopra la Calabria di Alberto Fortis pubblicato a Napoli nel 1784 e ritrovato tra i libri di mio cognato Enzo,prematuramente scomparso.
Il viaggio viene effettuato nel 1780, prima del grande terremoto del 1783, e la descrizione dei luoghi il più delle volte è idilliaca. Tra mito e leggenda la pagina dedicata ad Amantea riconduce alle giuste dimensioni il ruolo della nostra città.
Le due spedizioni descrivono un mondo chiuso e dalle condizioni sociali non attraversate dai grandi cambiamenti del secolo dei lumi.
I viaggi di ricerca per conto della corte napoletana tra il 1775 e il 1795 denotano l'attenzione che viene dedicata dal ceto degli intellettauli alle condizioni delle due province calabresi. Ragguardevoli sono le tappe dell'esplorazione del Galanti con la descrizione dettagliata oltre che dell'economia anche dello stato dell'istruzione. I costumi, le città, la morfologia vengono appuntati con metodicità e vengono anche indicati rimedi, possibilità di miglioramento. Il Galanti viaggia per conto di Ferdinando IV: siamo alla fine della fase dei tentativi riformisti che la corte attua per miglioarre le condizioni delle provincie.
Sullo stesso tema il Marchese Francesco Grimaldi di Seminara pubblica un bellissimo libro sulle condizioni dell'agricoltura calabrese. Il nostro, grande figura dell'illuminismo europeo, tratteggia le condizioni del'agricoltura e dell'industria delle due Calabrie ed individua rimedi, promuove società patriottiche per il miglioramento della coltivazione del baco, la commercializzazione dell'olio.
Uno sforzo immane iniziato nel suo feudo con l'introduzione di un nuovo aratro,del frantoio toscano, della siepe frangivento, della rotazione colturale.
La scoperta dei Grimaldi, l'altro fratello fa il filosofo a Napoli, è stata una sorpresa lieta ed ha iniziato un nuovo percorso: la ricerca dei calabresi fautori della ragione.
Una nuova avventura che rompe la noia dello studio e rende avvincente la costruzione del contesto del romamzo.

domenica 21 agosto 2011



Questo nuovo libro è stata la mia prima scoperta su quanti hanno raccontato la Calabria venendo da fuori, da altre realtà. Bartels è un ufficiale inglese catturato dai napoleonidi e rimasto nella regione per alcuni mesi.
La sua storia descrive un passato simile all'Eldorado e vive un presente di situazione economica e sociale degradata. I cultori neoborbonici hanno fatto un'opera di rimozione del dato storico e descritto un Sud all'avanguardia mentre tranne Napoli, Palermo e alcune altre zone il regno era già in grave ritardo rispetto ad altre parti d'Italia.
L'impressioni di Bartels è frutto di incontri con gente della sua classe sociale e poco vi è del popolo, dei contadini, dei braccianti e nulla si scorge del commercio e delle altre attività economiche: è come se la terra producesse da sè.
La descrizione della presenza dei briganti e dell'insucurezza delle poche vie di comunicazioni all'interno di un paesaggio selvaggio sono le parti più interessanti del libro. Strade interrotte dalla fiumare,lunghi e tormentati viaggi, città piccole ed anguste ecco la Calabria di inizio ottocento.

sabato 20 agosto 2011

VIAGGIO IN CALABRIA



Dopo aver letto Il Resto di niente ed aver visto il relativo film lo scrittore dilettante ha cominciato ad esplorare l'epoca con gli occhi dei contempranei.
Il primo dei libri acquistati è stato Viaggio In Calabria di Alexander DUMAS.
La Calabria dei "selvaggi d'Europa" è apparsa: niente strade, poche città,un'agricoltura povera, la mancanza di ricoveri.
E' stato sempre Pinuzzo ad indirizzarmi.
Castagne, lupini, interiora di animali ed un pane grezzo di frumentone e farina di castagna rappresentava l'alimentazione del popolo mentre ancora sono visibili le rovine del terremoto del 1783.

giovedì 18 agosto 2011

UN SABATO MATTINA PARLANDO CON PINO



Parlando con Pino della mia intenzione di continuare a a scrivere e accendogli confusamente la mia nuova idea ho ricevuto una serie di suggerimenti di letture. Il primo dei libri letti è stato quello di Enzo Striano,IL RESTO DI NIENTE.
Una ricostruzione romanzata della vita di Eleonora de Fonseca Pimentel.
La ricerca per ricostruire il contesto e lo spirito dell'epoca è iniziata, come anche altri spunti sono giunti dalla discussione di un sabato mattina. Un sabato cominciato come al solito al bar a bere un caffè-

COME INIZIARE

La finzione direbbe Borges riempe la vita ed ancor di più le pagine dei romanzi, ma la finzione ci permette di intraprendere viaggi fantastici ed oltrepassare le colonne d'Ercole della mente.Allora la navigazione diviene avventura e il romanzo prende forma riempiendosi di emozioni mentre i personaggi acquistano individualità.
Per raggiungere le colonne d'Ercole si rende necessario percepire il quadro d'insieme,il cibo, i vestiti, le feste, i giochi, l'economia, le credenze, i sogni, i modi di corteggiamento.
Questo quadro d'insieme mi ha impegnato per mesi. Purtroppo non posso rendere conto di tutte le letture fatte e mostrarne le copertine.
Le carte geografiche, i rilievi delle città, i costumi dell'epoca rappresentano una curiosità continua e stuzzicano immeditamente l'attenzione.
Di questi renderò conto prossimamente.

lunedì 15 agosto 2011

L'idea

Non è facile vendere un libro se non fai parte di una lobby e devi contare solo sulle tue forze. Mi dicono che il romanzo è buono,avvincente e non noioso, ma chi lo conosce? Pochi.
Mentre ero immerso in questi dilemmi è maturata l'idea di scrivere un racconto su come nasce l'idea d'Italia, una nuova nazione tra il 1780 e il 1815.
Si parte dal Sud perchè Napoli è la città più importante d'Italia e una delle princiali metropoli europee.
Il bog l'ho aperto per descrivere il viaggio in questa epoca tramite i sentieri di lettura percorsi, i libri consultati, le biblioteche visitate. Darò conto di questo viaggio, del profumo della carta, dei volumi allineati negli scaffali.

COMENASCEUNROMANZO