mercoledì 24 agosto 2011

IL GRANDE SECOLO



Come riuscire ad avere la percezione di cosa significhi l'illuminismo e sentire i suoni, gli odori del grande secolo. Oltre ai libri il cinema rappresenta l'altra fonte essenziale. I film rintracciabili non sono molti, almeno quelli che ho trovato io e tra questi sicuramente Jefferson in Paris è il più interessante. Il racconto del soggiorno parigino, negli anni della rivoluzione, di Jefferson, futuro presidente degli USA è centrato sulla vita della corte, dei nobili, sull'attesa che qualcosa renda giusta la società.
I lumi, la ragione che indaga che sguarcia il velo delle superstizioni e dell' empirismo, come coglierli nella vita di ogni giorno, nei ragionamenti della gente, degli uomini colti, della nobiltà e come il popolo viene investito da questo vento impetuoso era una necessità coglierla se volevo avere un quadro di riferimento in cui i personaggi del romanzo si sarebbero mossi.
Non era importante la trama del racconto e come le figure avrebbero agito, ma in quale società esse vivevano, quali speranze nutrivano, come giocavano, impiegavano la loro vita e il loro tempo.
Ho cercato ed ho trovato Carolina e Ferdinando, Maria Antonietta, lo sceneggiato televisivo dei fratelli Taviani su Luisa di Sanfelice ed altro, non molto a dire il vero. Poi ho visto Danton, la serie televisiva su Napoleone e vari spezzoni e documentari: ore ed ore di immersione alla ricerca dei costumi, delle armi, dei mezzi di trasporto del settecento.
Ho cominciato a guardare dall'interno, a sentire il rumore dei passi, ho sbirciato per cogliere gli istanti degli incontri amorosi. IL MONDO NUOVO di Ettore Scola e RIDICULE di Leconte mi hanno fornito I COLORI DELLA FOLLA, le voci delle vie, l'idea del nuovo che entra ed impregna le giornate degli uomini. Sì, ero interessato ad immagazzinare impressioni e sensazioni. Raccontare non è una missione, ma appartiene a quell'arte antica dell'affabulazione a cui risalgono i racconti di caccia dei nostri antenati nelle caverne e le storie degli eroi e degli dei che si combattono sotto le mura di Troia. Volevo acquisire lo spirito dell'epoca per poi dopo farne la vita dei personaggi del mio romanzo, un pò come il libro di Antonio Scurati.




Nessun commento:

Posta un commento